Tratto dal romanzo omonimo di Michael Crichton, il film di Steven Spielberg, Jurassic Park è stata la pellicola che più di tutti ha contribuito a trasportare il mondo del cinema verso la nuova generazione, innalzando gli standard qualitativi diegli effetti speciali ed introducendo nuovi livelli di interazione tra attori reali e personaggi generati in computer grafica.
Quello che il film di Spielberg ha però realmente scatenato è il “fenomeno” Jurassic Park meglio conosciuto come la cosiddetta “febbre da dinosauri”.
Nei mesi successivi all’uscita del film (e per buona parte degli anni novanta) ci fu una vera e propria “invasione” di libri, documentari, articoli, gadgets, giocattoli, mostre e modellini turri dedicati ai grossi “lucertoloni” vissuti 65 milioni di anni fa.
Per certi aspetti, anche se si trattava di pura fantascienza, grazie al film i dinosauri erano davvero tornati in vita, diventando da oggetto di studio della ricerca scientifica ad un argomento di interesse per la gente comune, tanto per i bambini quanto per gli adulti.
Videoludicamente parlando la saga di Jurassic park non è stata mai sfruttata in maniera intensiva ed a parte qualche tie-in ispirato ai film (risalenti per la maggior parte ai tempi delle console 16 bit), una manciata di gestionali e all’ambizioso sparatutto Trespasser, i titoli con protagonisti i nostri “giurassici” amici si possono veramente contare sulla punta delle dita.
A colmare questa lacuna ci hanno pensato quindi i Telltale Games che su licenza della Universal hanno dato messo in cantiere Jurassic Park: The Game, un mix tra gioco d’azione ed avventura grafica che tenta di dare nuova linfa ad un universo ancora ricco di spunti e di storie da raccontare (tenuto poi conto della recente dichiarazione di Spielberg di voler realizzare un quarto capitolo).
Il nuovo titolo conserva l’ormai collaudata struttura episodica con l’unica differenza che per la sua uscita è stata preferita la pubblicazione simultanea, in un’unica soluzione, di tutti e quattro gli episodi che compongono l’avventura.
Si torna ad Isla Nublar
A scanso di ogni equivoco è bene fare una precisazione: Jurassic Park – The Game non è la classica avventura grafica punta e clicca realizzata dai Telltale ma un esperimento (riuscito o meno starà a voi constatarlo) per introdurre un nuovo tipo di gameplay.
Non mancano, è vero, sequenze più riflessive in cui dovremo utilizzare la nostra materia grigia e risolvere enigmi, ma a farla da padrone saranno le numerose sequenze action, in cui quelli che dovremmo tenere d’occhio sono i nostri riflessi e la nostra vista, per cercare di premere nell’ordine corretto le sequenze di tasti che appariranno su schermo.
A livello narrativo gli eventi di cui saremo protagonisti in Jurassic Park – The Game si collocano cronologicamente in parallelo ed in parte successivi alla prima pellicola cinematografica.
Proprio come nel primo film, ci ritroveremo ancora una volta su Isla Nublar, l’isola al largo dela Costa Rica di proprietà di John Hammond scelta dall’eccentrico quanto visionario imprenditore per realizzare il Sito A, ovvero il Jurassic Park originale, un enorme parco ed una dimora sicura per i dinosauri.
Nel corso dell’avventura vedremo l’alternarsi di cinque protagonisti che, come ina sorta di “staffetta”, si scambieranno il testimone, alternandosi nei vari capitoli che compongono ogni episodio.
Quelli principali (intorno a cui ruoterà l’intera vicenda) saranno effettivamene tre: il dottor Gerry Harding, veterinario del parco già comparso nel film originale, sua figlia adolscente Jess e Nima Cruz, una mercenaria a cui è stato commissionato il furto degli embrioni di dinosauro.
A questi personaggi si affiancheranno anche una coppia di soldati, Billy e Oscar (il secondo dei quali ha già avuto in passato un qualche tipo di rapporto con Nima), a cui è stato affidato il compito di portare in salvo gli eventuali sopravvissuti al disastro che si è scatenato sull’isola dopo la compromissione dei sistemi di sicurezza.
La trama nel suo complesso procederà in maniera abbastanza lineare, con un ritmo comunque sostenuto che alternerà a fasi d’azione più concitate quelle più rilassanti in cui daremo spazio ad un po’ di logica.
Non mancheranno i momenti di interazione tra i vari protagonisti (non molti a dire la verità) in cui saranno presenti anche delle opzioni di dialogo a risposta multipla e gli immancabili colpi di scena che daranno sicuramente un po’ di pepe a tutta la vicenda.
Comparto tecnico
La grafica del gioco si attesta sui livelli che già abbiamo visto in Back to rhe Future, sempre molto nitida e pulita con netti contrasti tra le sequenze ambientate di giorno e quelle di notte.
Molte delle locations che visiteremo sono quelle che abbiamo avuto modo di ammirare nella trilogia cinematografica ricostruite, dobbiamo dirlo, con dovizia di particolari ed un’evidente cura per il dettaglio, aspetto che contribuisce in maniera non indifferente ad immergerci nell’universo di gioco.
La compnente audio non poteva che giocare un ruolo d padrone in questa nuova produzione Telltale, con musiche incalzanti che accompagnano le numerose sequenze action presenti nel gioc e lo splendido tema originale.
Per quanto concerne l’interfaccia, come ho già avuto modo di anticipare, faremo ricorso all’uso combinato di,mouse e tastiera (o se deciderete di acquistare le versioni console del titolo, del joypad), il primo utilizzato durante le “tranquille” sezioni di esplorazione e la sconda nelle fasi action in cui la rapidità e la prontezza saranno le nostre migliori alleate.
Il peso dell’hype
L’ultima fatica dei Telltale ha lasciato interdetta buona parte della critica, forse troppo condizionata nel giudizio dalle varie dichiarazioni rilasciate dagli sviluppatori.
La fonte di’ispirazione citata in più occasioni, la splendida avventura di Quantic Dream, l’esclusiva per Playstation 3, Heavy Rain, ha caricato il gioco di aspettative anche troppo elevate, specie per un titolo che non poteva certo contare sugli stessi numeri in termini di budget e di tempi di realizzazione.
In Jurassic Park – The Game manca quella libertà di scelta e quella profondità psicologica che ha reso cosi ineguagliabile il titolo Sony, così come la possibilità concreta di influenzare gli eventi ed il corso della vicenda con le proprie azioni.
Non avrebbe guastato sicuramente la presenza di più di un finale alternativo, cosi come l’effettiva possibilità di esplorare gli ambienti in 3D avendo il controllo diretto dei personaggi (come avviene di solito nei titoli Telltale).
Giudizio finale
Nonostante la limitata longevità, la sindrome da “film interattivo” e qualche bug che si sarebbe potuto evitare, la nuova serie dei Telltale mi ha comunque divertito, risultando un’esperienza diversa dal solito, avvincente e mai noiosa.
Anche se non ai livelli delle produzioni precedenti, Jurassic Park: The Game è comunque un titolo che vale la pena provare, tenendo però a mente che si tratta di un’opera prima, un esperimento per introdurre nuove meccaniche che potrebbero essere perfezionate in futuro.
Consigliatissimo se siete fan della saga, assolutamente da evitare se state cercando un punta e clicca vecchio stile.
Dove trovarlo
Jurassic Park:The Game è disponibile in versione digitale su Archive.org.
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